CISL FP Venezia. Presidio unitario a Mestre per chiedere il rinnovo del contratto Uneba

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Si è svolta questa mattina la manifestazione unitaria per chiedere il rinnovo del Contratto di lavoro nazionale Uneba, scaduto ormai da 53 mesi. La manifestazione, che si è tenuta davanti al OSMC Centro Nazaret - Mestre, ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori e lavoratrici del settore, nell'ambito della grande mobilitazione in atto da mesi.

Forte anche la presenza degli operatori e delegati CISL FP Venezia, inclusi il suo Segretario Generale Massimo Grella, oltre che il Segretario Generale CISL FP Veneto Marj Pallaro e Alessandro Peruzzi, della Segreteria veneta, questi ultimo referente per il Terzo Settore in ambito regionale.

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La giornata di oggi si inserisce in una più vasta mobilitazione che coinvolge tutto il territorio della regione in preparazione, ormai pare inevitabile, del grande sciopero nazionale previsto per il 16 settembre.
La manifestazione di oggi ribadisce, se fosse ancora necessario, che la proposta avanzata dalle organizzazioni datoriali, che prevede un aumento di soli 50 euro lordi (35 netti) spalmato sulle annualità 2020-2023 e riassorbibile da eventuali accordi territoriali successivi, è inaccettabile e rappresenta un vero sgarbo per i 135 mila lavoratori coinvolti.

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Una proposta che non esitiamo a definire “irricevibile”. Irricevibile perché in primis non riconosce la dignità dei lavoratori del settore, ma anche perché essa è un chiaro passo verso la compressione dei costi del lavoro nel Terzo Settore. Prenderla in considerazione, infatti, equivarrebbe ad accettare l'aggravamento di una situazione già critica per molti lavoratori, costretti ormai da anni a dimissioni volontarie, alla ricerca di contratti più remunerativi.

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Siamo in piazza con le nostre bandiere non per recitare slogan, ma perché  pretendiamo un nuovo contratto  fatto di regole chiare, investimenti precisi, organizzazione trasparente e migliori condizioni di lavoro. Chiediamo il giusto riconoscimento economico per arrivare a fine mese con dignità.

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